Considerato che nel territorio del Veneto perdura la condizione di deficit idrico rispetto ai valori medi stagionali, si raccomanda un uso accorto dell’acqua.
Di seguito sono elencate alcune buone pratiche da adottare per evitare lo spreco di questa preziosa risorsa. Sono comportamenti semplici e di immediata applicazione come, ad esempio, fare la doccia al posto del bagno, usare gli elettrodomestici a pieno carico, chiudere il rubinetto nell'azione di lavarsi i denti, utilizzare l'acqua di lavaggio degli alimenti freschi per annaffiare le piante e altre iniziative di contenimento dei consumi.
Ecco 15 semplici consigli da mettere in pratica ogni giorno per ridurre notevolmente la nostra impronta idrica sul pianeta:
1 . Chiudere i rubinetti mentre ci si lava i denti o ci si rade. Questa semplice accortezza permette di risparmiare circa 6 litri d’acqua ogni minuto.
2 . Diminuire il tempo della doccia, infatti ogni minuto passato nella doccia consuma dai 6 ai 10 litri d’acqua, pertanto è molto importante stare attenti al tempo che utilizziamo per lavarci.
3 . Fare attenzione alla cassetta del water, solitamente hanno una capacità di 12 litri ma in commercio esitono anche con getti a scelta tra 6 e 12 a seconda delle necessità, per un risparmio idrico di circa 26.000 litri di acqua all’anno.
4 . Preferire la doccia al bagno. Grazie a questa accortezza è possibile diminuire del 75% il consumo d’acqua.
5 . Installare rubinetti areati. Consentono di risparmiare acqua pur mantenendo la stessa pressione e dimezzando i consumi.
6 . Riparare i rubinetti che gocciolano. Con l’intervento di un idraulico in pochi minuti si può risolvere un problema che causa la perdita di migliaia di litri di acqua all’anno per ogni rubinetto.
7 . Utilizzare l’acqua del deumidificatore o del condizionatore per il ferro da stiro. Oltre a risparmiare sulla bolletta quest’accortezza allunga la vita dell’ellettrodomestico essendo completamente priva di calcare.
8 . Sostituire i vecchi elettrodomestici con modelli “Energy star”. Le nuove lavatrici e lavastoviglie consentono di risparmiare il 50% d’acqua e di regolare la quantità erogata in base al carico.
9 . Fare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico. Quest’accortezza comporterà un risparmio di elettricità di diminuire i consumi d’acqua di 8200 litri all’anno.
10 . Scongelare gli alimenti all’aria o in una bacinella. L’abitudine di lasciarli sotto l’acqua corrente spreca sei litri al minuto.
11 . Riutilizzare l’acqua tolta dalla vasca dei pesci. Si può usare per annaffiare le piante in quanto è ricca di sostanze fertilizzanti, oltre a risparmiare acqua il vostro giardino crescerà più rigoglioso che mai.
12 . Installare una vasca per la fitodepurazione in giardino nei casi in cui si la fognatura è fatta tramite subirrigazione. Con questo sistema un piccolo depuratore naturale dalle sembianze di una semplice aiuola filtrerà le acque nere e grigie per restituire risorse idriche da riutilizzare per l’irrigazione del giardino. Una pianta adatta a questo tipo di depurazione è la cannuccia di palude, che cresce grazie alle sostanze che sottrae alle acque sporche.
13 . Mettere una coperta galleggiante sulla piscina. Ricordandosi di coprire la piscina quando non si utilizza si rallenta l’evaporazione, permettendo di risparmiare da 1000 a 4000 litri d’acqua al mese in base alla zona climatica e alla grandezza della vasca.
14 . Controllare regolarmente il contatore. Permette di fare attenzione ai propri consumi, a risparmiare acqua e ad accorgersi in tempo di eventuali perdite.
15 . Quando si parte chiudere il rubinetto centrale. Per evitare di sprecare moltissima acqua in caso di guasti agli impianti e di provocare danni a mura e strutture.
Alleghiamo nell aparte sottostante dell'articolo l’ordinanza regionale n. 20/2023 “Carenza di disponibilità idrica nel territorio della Regione Veneto, Azioni regionali a tutela della risorsa idrica”, firmata nei giorni scorsi dal Presidente della Giunta regionale Luca Zaia, che dispone alcune azioni regionali per tutelare la risorsa idrica e incarica i sindaci di raccomandare alla cittadinanza di limitarne l’utilizzo agli usi potabili e domestici.